5/08/2019
“Purtroppo – commenta il segretario Louis Panza (foto) – la nostra provincia piange ancora la tragica scomparsa di un lavoratore che stava svolgendo la propria mansione, lasciando nel dolore i suoi familiari, ai quali va il sincero e sentito cordoglio di tutta la federazione abruzzese. Nel nostro settore la forte crisi ha fatto aumentare le irregolarità che sono le principali cause della minore sicurezza. Per questo, chiediamo maggiori controlli e pene più severe, fino ad introdurre il reato di omicidio sul lavoro, per contrastare una situazione divenuta ormai emergenza nazionale, da nord a sud, alla luce anche dei dati Inail relativi sull’ultimo semestre, che confermano l’aumento degli incidenti mortali e la crescita delle malattie professionali. Occorre eliminare le cause, aumentando le ispezioni, contrastando il lavoro nero e il dumping contrattuale, investendo in prevenzione e formazione. Il contenimento dei costi finalizzato al raggiungimento di maggiori profitti porta troppo spesso a trascurare gli aspetti relativi alla sicurezza e alla prevenzione. Chiediamo di attivare tavoli permanenti di confronto istituzionale ai vari livelli”.
Panza rimarca poi un aspetto decisivo: “Tali episodi non sono solo frutto di casualità: negli anni si è preferito risparmiare e ridurre i controlli finendo per favorire deregolamentazione, forme di sfruttamento e insicurezza. Una situazione ancora più difficile nelle regioni del sud, dove maggiore è la precarietà e l’incertezza del lavoro. La lunga crisi ha accresciuto la mancata applicazione del contratto edile rifugiandosi in contratti meno onerosi. Noi continuiamo a chiedere più risorse mentre si assiste solamente a tagli”.
L’auspicio è che vengano effettuati e rafforzati i controlli non solo sui grandi cantieri, ma su tutto il territorio, soprattutto nelle realtà medie e piccole. “Gli ultimi provvedimenti del Governo aggravano la situazione, con il ritorno al massimo ribasso e la liberalizzazione del subappalto, che finiranno per indebolire sempre più la sicurezza di chi lavora favorendo irregolarità e illegalità. Va rilanciato – aggiunge Panza – il ruolo degli Enti Bilaterali e l’importanza delle Scuole Edili e dei Comitati Paritetici Territoriali nell’azione altamente specializzata di assistenza costante ad imprese e lavoratori nella formazione e nella prevenzione. Ciascun soggetto economico deve garantire come priorità il “lavoro sicuro”, condizione che passa inevitabilmente attraverso momenti formativi adeguati ed efficaci, che sviluppi ulteriormente il valore della prevenzione. I dati parlano chiaro e confermano che la rete con gli attori della filiera della sicurezza sotto la regìa degli enti paritetici bilaterali di settore dà frutti molto significativi. Quella della sicurezza è una battaglia di civiltà, e la Fenealuil continuerà a combatterla con tutte le sue forze”.
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